90min difficili, Finale di Euro 2024: Inghilterra

By Francesco Castorani

Nuovo torneo, nuova versione di 90min difficili. In occasione di Euro 2024 abbiamo deciso di allargare la nostra serie anche a questa rassegna continentale.

L'obiettivo della serie è quello di evidenziare la prestazione peggiore, da punti di vista inaspettati, tra tutte le nazionali partecipanti all'Europeo in Germania al termine di ogni giornata e di ogni fase del torneo. Anche l'ultima, la Finale tra Spagna e Inghilterra che prevedeva uno sconfitto e un vincitore, una festa e una dramma, epiloghi contrastanti come accade ogni volta che c'è in palio un trofeo.

E protagonista dell'ultima puntata di una serie con cui abbiamo provato a farvi compagnia anche d'estate è proprio l'Inghilterra. L'ormai solita Inghilterra. Una Nazionaleche dal 2018 ad oggi, senza scavare troppo nel passato per allargare la ferita, piange per aver sfiorato un titolo che manca da quasi 60 anni.

Le sensazioni erano diverse

Alla vigilia era un pensiero quasi comune. Tra i tifosi in patria, nell'entusiasmo di coloro che avevano viaggiato in Germania e anche tra i protagonisti che sarebbero scesi in campo di lì a breve. Persino il CT Gareth Southgate aveva parlato di un feeling diverso rispetto alla Finale persa contro l'Italia, di un clima più disteso a confronto con il giocare un ultimo atto dopo 50 anni a Wembley davanti ai propri tifosi.

La pressione era forse minore, ma l'esito è stato lo stesso. E la modalità modo sempre bruciante. Probabilmente niente è peggiore che perdere alla lotteria dei calci di rigore davanti al proprio pubblico, ma il rocambolesco finale di gara contro la Roja può serenamente farsi spazio sul podio delle bruciature più dolorose della gestione Southgate.

L'indice di pericolosità della Nazionale dei Tre Leoni si è dimostrato troppo basso per una squadra che raggiunge la Finale (e dunque gioca più partite rispetto alle altre). L'Inghilterra ha creatomeno xG della Croazia, eliminata nella fase a gironi del torneo, segnando da situazioni improbabili grazie alle giocate dei propri campioni e complicandosi spesso la proprio sopravvivenza nel torneo.

Andare sotto in ogni sfida e rimontarle nei momenti topici è servito ad aumentare la mistica della Nazionale, fattore che però contro una selezione come la Spagna non è bastato. Colpa di un potenziale inespresso, di talenti provenienti da stagioni brillanti con i club, incapaci di associarsi con la maglia della propria patria. Il conto del tempo trascorso dal Mondiale del 1966 non si ferma; l'Inghilterra dovrà riprovarci tra un paio d'anni, quasi 22.000 giorni dopo.